28 Marzo 2021 – h20.50 – Luna Piena nell’8° della Bilancia
Il segno della Bilancia porta l’attenzione su due temi fondamentali della nostra vita: le relazioni e l’equilibrio.
Prendiamo come occasione le prossime settimane per lavorare queste due tematiche con l’energia dell’Asse Ariete-Bilancia.
L’io che parte alla scoperta del mondo, l’iniziatore, il fuoco che cerca l’entrare in contatto con l’altro, il camminare insieme, il confronto e la crescita condivisa.
Se l’uomo, fin dai tempi più antichi ha creato gruppi, società e relazioni è perchè queste sono importanti nella nostra esistenza, in questo mondo materiale come in quello astrale.
Siamo un gruppo, un’unità, una comunità.
Insieme abbiamo la possibilità di creare la nostra realtà nei minimi dettagli.
E allora perchè proprio dalle relazioni tra di noi arrivano i più grandi tormenti?
La maggioranza dei film, delle canzoni, dei libri tratta di relazioni. Magari complicate che trovano poi un lieto fine, oppure idilliache che vengono sconvolte da un dramma, un imprevisto, una rottura. Relazioni conflittuali, relazioni brevi o interminabili, relazioni di amore, amicizia, lavoro…
Tutti noi ogni giorno ci confrontiamo con l’altro attraverso vari tipi di relazione e questo ci provoca sentimenti che vanno dalla gioia alla sofferenza, dalla soddisfazione alla frustrazione.
Siamo portati ogni giorno a cercare un equilibrio tra quelle che sono le nostre dinamiche e quelle dell’altro.
Proviamo, sotto questa Luna Piena in Bilancia, a non vedere tutte queste relazioni come ad una sfida quotidiana, ma come ad un’occasione.
L’altro è il nostro alleato per la crescita.
E’ lo specchio che ci mostra la prossima fase, la dinamica che da soli ancora non vedevamo, quella ferita che l’ego per protezione tendeva a nascondere.
Spesso è colui che fa emergere ciò su cui noi possiamo lavorare.
E qui veniamo a NOI.
Esatto, l’altro ci mostra qualcosa, su cui NOI possiamo lavorare.
NOI, singolarmente, senza bisogno di nessuno e di niente, possiamo lavorarci.
Si, perchè abbiamo il nostro potere creativo e la capacità di farlo.
Questo, per la mia esperienza, è un punto fondamentale nelle relazioni, ricordarsi che ciò che noi siamo è sufficiente.
Che ciò che noi siamo ci basta.
Perchè è fondamentale ricordarcelo?
Perchè altrimenti facilmente cadremo in relazioni di dipendenza o co-dipendenza, alla ricerca di amore, risposte e soluzioni fuori da noi.
Se non di ricordiamo del nostro immenso potere creativo, rischiamo di cercare altrove la stabilità, la pace, la felicità a cui tanto aneliamo; perdendo così di vista lo scopo e ritrovandoci in relazioni che non ci arricchiscono, ma al contrario ci stancano, ci risucchiano energia, ci frenano e ci fanno soffrire.
Allo stesso modo, è fondamentale riconoscere il potere creativo e la pienezza dell’altro.
Nessuno ha bisogno di noi per vivere e noi non abbiamo bisogno di crearlo quel bisogno per essere amati dall’altro.
Sembra uno scioglilingua, ma alle volte, creiamo relazioni che si basano anche su questo; ci sentiamo indispensabili per la vita dell’altro. Mi spiace sciogliere questa illusione, ma vi assicuro che non è così.
Ogni anima incarnata ha già dentro di se tutto quello che le serve, come un piccolo zainetto di cui veniamo dotati alla nascita 🙂
Noi possiamo arricchire quel viaggio, possiamo partecipare all’avventura e condividere crescendo insieme, ma non saremo mai indispensabili alla vita di un’altra anima incarnata.
Sarebbe troppo rischioso se funzionasse così non vi pare?
Secondo voi la perfezione dell’Anima rischia di incarnarsi sapendo poi che la sua crescita, evoluzione ed esistenza dipende da qualcun’altro o qualcos’altro fuori da lei e dal suo controllo? Io credo proprio di no.
L’altro è il nostro compagno di avventura come noi lo siamo per lui.
Ma nessuno dipende dall’altro, ognuno ha il suo zaino, la sua tenda, le sue provviste.
Questo perchè durante il viaggio ci possa essere la possibilità di dividersi, di provare sentieri diversi, di andare ognuno dove la proprio anima guida, senza paura, rimorso, sofferenza o rancore.
Se proviamo a chiudere gli occhi e connetterci con quell’essenza profonda, sentiremo molto chiaramente come possiamo prendere altre strade senza perdere l’altro, perchè l’altro è parte di noi, come noi di lui ed entrambi del tutto.
Il punto è che se cominciamo a sentire che ciò che risiede in noi ci basta, che la relazione con noi stessi, è sufficiente a vivere e a evolverci nel migliore dei modi, potremmo riuscire a guardare l’altro non con gli occhi bisognosi di chi cerca nell’altro amore e risposte, ma con lo sguardo entusiasta di chi ha trovato un compagno di viaggio che gli permetterà di fare conversazione, di guardare assieme le stelle, di remare più veloce e avere il doppio della conoscenza a disposizione per affrontare il percorso.
Quello che voglio dirvi è di cogliere l’occasione della chiarezza che la Luce della Luna Piena in bilancia ci “regala” nelle prossime settimane e di pensare a come sarebbero le vostre relazioni se vedeste l’altro come il vostro compagno con cui affrontare un pezzetto di viaggio.
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Oppure i libri che consigliamo nel nostro articolo 5 libri per avvicinarsi all’astrologia